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Ascoli Piceno

Piazza del Popolo
La piazza raggiunse l’attuale aspetto regolare ai primi del ‘500 con l’arioso colonnato del portico che nascose le disordinate botteghe artigiane raccordando, in un assetto equilibrato tipico del
Rinascimento, i grandi edifici medioevali esistenti: il palazzo dei Capitani del Popolo e la chiesa di S. Francesco.
Da vedere: il palazzo dei Capitani con il percorso archeologico sotterraneo, la chiesa di S. Francesco, la loggia dei Mercanti, il Caffè Meletti.

Piazza Arringo
La piazza è chiamata così per le adunanze popolari che vi si tenevano fin dalle origini del Comune.
Ancora oggi è il centro civile e religioso di Ascoli per la presenza della Cattedrale di S. Emidio, dei palazzi dell’Episcopio sede della Diocesi e del palazzo dell’Arengo sede del Comune.
Da vedere: Cattedrale e Battistero di S. Giovanni, Pinacoteca civica e sale dei Mercatori nel palazzo dell’Arengo, Museo e biblioteca diocesana, Museo Archeologico Statale a palazzo Panichi.

La città di travertino
Il centro storico di Ascoli deve il suo aspetto così armonico e compatto al travertino che, fin dalle origini, è stato il materiale principale nella costruzione degli edifici: dalle semplici
abitazioni ai palazzi del potere e a quelli signorili, alle chiese, alle pavimentazioni delle piazze, questa pietra, per duemila annisenza interruzione nello scorrere della storia e degli stili, ha costituito il tessuto urbano della città, rendendola unica e particolare.

Le cento torri
Ascoli medioevale aveva ben duecento torri gentilizie, prima che Federico II nel 1242 ne facesse distruggere novanta.
Oggi se ne possono rintracciare una cinquantina, anche se molte sono state ridimensionate ed inglobate nelle abitazioni e due trasformate in campanili
di chiese.
Da vedere: itinerario di via delle torri (con le torri gemelle), via dei Soderini (con la torre Ercolani), rua delle Stelle (Rrete li mierghie), piazza Ventidio Basso

Crivelli e i crivelleschi
Carlo Crivelli (Venezia 1430?/Ascoli 1495) giunse in Ascoli nel 1469.
Nella sua bottega furono realizzate moltissime opere d’arte che arricchirono le chiese del territorio ascolano.
Tra i suoi allievi Pietro Alamanno, che fu attivo ad Ascoli tra il 1475 ed il 1498.
Dove trovarli: Polittico di Crivelli in Cattedrale, Madonna dell’Alamanno nella chiesa di S. Maria della Carità, dipinti conservati nella Pinacoteca Civica e nel Museo Diocesano.

Chiese romaniche
L’itinerario è formato dal Battistero di S.Giovanni e da ben sedici chiese: S. Salvatore di sotto, S. Vittore, S. Gregorio Magno, S. Angelo Magno, S. Venanzio, S. Giuliano, S. Croce, S. Andrea apostolo, S. Mariadelle Donne, S. Tommaso apostolo, S. Giacomo apostolo, S.S. Vincenzo e Anastasio, S. MariaIntervineas, S. Pietro in Castello, S. Ilario, S.S. Matteo e Antonio.

Il Francescanesimo
Ascoli è stata terra eletta del Francescanesimo, città natale di Nicolò IV, il primo papa dell’Ordine (1288-1292), culla dell’Osservanza con le figure di S. Giacomo della Marca e del beato Marco.
Da vedere: tempio di S. Francesco, santuario cappuccino di S. Serafino da Montegranaro.

Devozione Mariana
Insieme con S. Emidio, la Madonna è patrona di Ascoli ed è venerata in molte chiese della città.
Da vedere: chiesa delle Concezioniste, affreschi mariani nelle chiese romaniche, Madonna delleGrazie in Cattedrale, Madonna della Pace a S.Agostino.

Crivelli
Particolare del polittico di Carlo Crivelli (1473) in Cattedrale.
Ascoli
La città di Travertino
I luoghi del Potere
Piazza del Popolo
Ascoli
Vista della Città da Borgo Solestà

Fonte Foto e Testi: Depliant Ascoli Piceno – Centro Informazioni Turistiche e Culturali
Foto di copertina: Fabiana by Flickr